La quercia rossa: la quercia che si più si riconosce in autunno per la spettacolare colorazione delle foglie.
Ordine: Fagales
Famiglia: Fagaceae
Genere: Quercus
Specie: Q. rubra
MORFOLOGIA
Portamento e dimensioni: albero deciduo alto 25-30 m con chioma ampia.
Corteccia: sottile e grigia.
Foglie: semplici, alterne, di forma obovata con margini lobati. I lobi sono profondi, quasi dentati.
Fiori: fiori maschili riuniti in amenti penduli poco vistosi e verdognoli. I fiori femminili sono anch’essi poco vistosi, ma situati all’attaccatura delle foglie.
Frutti e semi: ghiande di forma ovale con cupola piatta, portati da corti peduncoli.
DISTRIBUZIONE E HABITAT
Pianta originaria del Nord America orientale, introdotta in Europa nel XVII secolo.
Nel nostro paese tende ad essere invasiva grazie alla sua alta capacità di produzione e di adattamento, prendendo il posto della quercia farnia e di altre latifoglie autoctone e riducendo così la biodiversità locale; in alcune regioni, tra cui Lombardia e Piemonte, ne è per questo vietata la piantumazione e la coltivazione.
UTILIZZO
La quercia rossa viene coltivata ad uso selvicolturale per il rapido accrescimento e a scopo ornamentale per il bell’aspetto del fogliame, rosso in autunno. Necessita però di spazio e si adatta quindi poco alle alberature stradali.
CURIOSITÀ
Viene chiamata quercia rossa per la colorazione delle foglie in autunno.